giovedì 4 marzo 2010

In azienda


Ho 22 anni e da 2 anni lavoro in una multinazionale come collaboratrice a progetto.

La mia storia con A. cominciò a Maggio durante una festa... quattro chiacchere, qualche bicchiere e molte frasi spinte.

A. è un uomo più grande di me di almeno 15 anni, alto con degli occhi stupendi azzurri e un fisico non male.
Da quella sera cominciai a guardarlo con occhi diversi, prima non ci avevo fatto molto caso era solo un semplice collega.
Cominciammo a chattare e scoprimmo di provare una fortissima attrazione fisica l'uno per l'altra.
Però erano solo parole, solo discorsi molto fantasiosi.
Decisi che era arrivato il momento di mettere in pratica i nostri discorsi, anche perchè lo sognavo quasi tutti le notti e il mio desiderio di averlo cresceva ogni giorno che passava.
Un giorno scesi al piano di sotto e lo incrociai nel corridoio, lui passando mi toccò la vita e sorrise, io provai un brivido fortissimo lungo la schiena e tornai su nel mio ufficio.
Gli mandai una mail e gli dissi che non riuscivo a stare lontana da lui che mi attirava troppo e che solo toccandomi in quella maniera mi aveva fatto venire i brividi.
Lui mi rispose che invece di quel semplice gesto avrebbe voluto strapparmi i vestiti e sbattermi al muro.
Non avrei trovato occasione migliore di questa per porre fine a quelle fantasie e farle diventare finalmente realtà.
Quel giorno portavo una gonna di jeans e una magliettina con disegnato topolino, andai in bagno mi tolsi gli slip, li misi nella borsa e tornai in ufficio.
Gli scrissi un altra mail dicendogli che sarei venuta nel suo ufficio (singolo) per portargli dei documenti (inesistenti).
Andai al piano di sotto, bussai ma non mi rispose nessuno, entrai lo stesso e mi sedetti ad aspettarlo.
Passati dieci minuti mi alzai, pensai che sicuramente era impeganto in qualche riunione.
Mentre mi alzavo, eccolo che entra, chiude e gira la chiave.
Mi afferra per i fianchi, mi fa sedere sulla sedia e comincia a baciarmi... non vi so nemmeno spiegare quanto avevo atteso quel momento e come mi sentivo mentre lui era addosso a me.
Mi tolse la maglietta,e comiciò a leccarmi il seno e i capezzoli che non ci misero molto a diventare duri.
Mi leccò la pancia, le cosce, poi mi alzò la gonna, mi aprì le gambe è cominciò a leccarmi l'inguine... io ero completamnete intontita dal piacere, dalla voglia che avevo di lui e dalla situazione pericolosa ma eccitante.
Si mise a giocare con il mio clitoride, era impazzito, era bravissimo...comincia ad ansimare sempre più forte ma cercai di trattenermi per non farmi sentire e venni come non mai, mi è sempre piaciuto ma con lui era come stare in paradiso.
Mi alzai, lo misi sulla sedia e cominciai a sbottonargli i pantaloni... e glielo accarezzai da sopra gli slip, era duro e pazzesco.
Sapevo che ruolo avevo in quel momento, ero la collega 22enne protagonista delle sue fantasie e in quel momento non apparteneva a sua moglie ma a me, era mio!!! E io dovevo soddisfare le sue fantasie come lui faceva con le mie.
Glielo tirai fuori, e cominciai a leccargli le palle a giocarci con la bocca mentre con una mano gli facevo una sega... poi mi alzai e glielo presi in bocca, come un gelato, il più buono, me lo passai sulle labbra come un rossetto e lo guardavo sorridendo, poi via su e giù dentro la mia bocca, su e giù, su e giù ... era talmente preso che una sua mano era poggiata sulla mia nuca e me la spingeva non voleva che mi staccassi, ma io non ci pensavo proprio. A un certo punto un getto caldo m'inondò la gola, glielo tirai fuori e il resto mi andò a finire sulle labbra che io mi leccai...
Ma ancora non avevamo finito, avevamo appena iniziato e lui sapeva cosa arrivava adesso ne avevamo parlato mille volte.
Lo presi, lo feci sdraiare sulla scrivania e montai sopra di lui, i polsi bloccati dalle mie mani, cominciai a cavalcarlo proprio come avevo sempre desiserato, lo satvo possedendo, comandavo io, era dentro di me ed era il sesso più bello e trasgressivo che potesse mai esistere, proprio perchè era stato progettato nei minimi dettagli, perchè ognuno dei due sapeva cosa voleva l'altro.
In quella posizione venni almeno due volte e lui non fu da meno.
Poi ripensai alla moglie, così mi alzai, mi tolsi la gonna e misi a novanta con le mani appoggiate alla scrivania e muovevo il mio sedere davanti alla sua faccia... sono alta solo un metro e 55 ma peso 45 kili e il mio corpo è tonico e il culo fa la sua figura.
Con me in quella posizione lui mi afferrò per i seni e mi penetrò da dietro, poi con un dito cominciò a giocare con il mio clitoride e io ero in estasi ... Chissà magari la prossima volta gli darò anche il mio bel culetto,ma vedremo... per ora tutto quanto è sola pura fantasia !!!


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