mercoledì 31 marzo 2010

...al fiumee...



era estate ed io e mia moglie eravamo in vacanza in un paesino di montagna , quella mattina usciti dall'albergo per recarci al laghetto dove prendere il sole e fare il bagno in una splendida acqua durante il tragitto in macchina trovammo un bellissimo posto dove potersi fermare vicino alla riva di un ruscello completamente appartato e nascosto dalla vegetazione , era il posto ideale per stare un po soli . dopo aver parcheggiato la macchina ci inoltriamo per il sentiero per arrivare al ruscello , mia moglie di 30 anni indossava un paio di infradito un vestitino corto e sotto il costume che gli avevo regalato cioe' un perizzoma e un reggiseno color rosa ... durante il percorso incontriamo due persone che erano accampate in una tenda immersa nella vegetazione , erano due pastori di circa 60 anni di quelli che vivono tra boschi e pecore, per educazione io e lei salutiamo e loro senza aprire bocca ci guardarono e fissano in continuazione ... mia moglie mi dice subito che secondo lei non erano normali e che erano molto strani ... superando il sentiero dopo un po' finalmente arriviamo al ruscello e ci posizioniamo in un angolo non cera nessuno il posto era tutto per noi, ci spogliamo e mia moglie sfoggia il costume che le ho regalato era bellissima e' alta 1.70m due gambe da urlo un culetto bello sodo e due tette una quarta di marmo con due capezzoli piccoli e rosa. dopo un po che stavamo prendendo il sole le dico che poteva anche togliere il pezzo sopra visto che non c'era nessuno cosi prendeva il sole integrale senza segni , convincendosi visto che non rimane mai in toples accetta e cosi' rimane solo con il perizzoma liberando le sue splendide tettone .



Dopo aver preso una bella dose di caldo decidiamo di fare un bagno anche se l'acqua era gelida , infatti appena risaliti i suoi cappezzoli erano diventati durissimi per il freddo preso, proprio in quel momento vediamo che difianco a noi circa 10m ci sono i due pastori seduti su una roccia che si guardano lo spettacolo di mia moglie con le tette fuorie icapezzoli duri che risale dal ruscello lei si accorge di loro e si porta subito le mani sulle tette per coprirsi , subito mi chiede di passargli il reggiseno per coprirsi ma io da maiale le dico di rimanere in toples in modo che i due vecchi potessero ammirarla, chissa' da quanto non vedevano una figa , lei mi risponde se ero proprio sicuro e che anche se era imbarazzata da quegli sguardi si sarebbe messa a pancia in giu a prendere il sole, la cosa non disturbava affatto i due che ora potevano ammirare anche il culo di mia moglie avvolto da un mini perizzoma. i due pastori si fecero piu audaci infatti sempre a distanza si tirarono fuori i cazzi e iniziarono a menarseli con molta foga, feci notare la cosa a mia moglie che preoccupata mi disse di andarcene, ma io gli risposi che la cosa era sotto controllo e di non preoccuparsi e di stare sempre vicino a me. i due vecchi vedendo che non ce ne eravamo andati si alzano e si dirigono verso di noi sempre con il cazzo in mano , mia moglie si stringe a me impaurita e loro si posizionano davanti a noi sempre continuando a masturbarsi . uno di loro indicando mia moglie e chiedendomi se era possibile con poche parole voleva che lei gli masturbasse solo, io preso da quella situazione dico a lei di menare quei due cazzi e lei di tutta risposta mi dice che sono un pazzo e uno stronzo...per convincerla visto che era impaurita dalla situazione gli ho risposto che se non l'avesse fatto me ne sarei andato e l'avrei lasciata li sola con i due pastori arrapati. con molto schifo si mise seduta davanti ai due e prese i due cazzoni in mano iniziando a menarli pian piano, il suo movimento faceva ballare le sue tette in modo eccittante infatti i due allungarono le mani toccandole e strigendole i capezzoli. si giro' verso di me dicendomi che facevo schifo io infatti mi stavo ammirando la cosa con il cazzo duro tra le mani ... l'eccitamento dei due era alle stelle notandolo dico a lei di osare di piu e di farli godere per bene , lei presa dai capelli con forza da uno dei due si ritrova con un cazzo in bocca e uno in mano continuando a pomparli per bene, lei si libera dal cazzo che le invadeva la bocca e la vedo sputare dicendo che puzzava di tutto e di piu' ma soprattutto di piscia , io le rispondo che deve leccare per bene quelle due cappelle senza fiatare. dopo un po decido di cambiare le cose fermando tutti e mettendo mia moglie a pecora con uno davanti e uno dietro, quello davanti continua a farselo leccare mentre a quello dietro dico di sfilare il perizzoma e di... mia moglie continuando a dire perche', cosa gli vuoi far fare , non voglio , basta mi fate schifo ... in men che non si dica inizia a leccarle la fighetta e il culo continuando a sputargli sopra per inumidirla bene infatti non facendocela piu' quello dietro mi chiede se poteva scoparla per bene , dopo il mio consenso la prese per i fianchi e con solo un colpo gli infilo' quel cazzone nella passerina continuando a fotterla , lei continuava a lamentarsi nooo nooo basta bastardi mi fai male ... continuarono in quella posizione scambiandosi di posto fino a quando notai mia moglie condurre il ritmo del cazzo e del pompino dentro di lei ,stava godendo infatti cambio' atteggiamento dicendo .. vecchi porci non vi e' mai capitata una fighetta cosi, siiii , sfondatemi .. ancora dai dai ... i due stavano ormai per venire e lei se ne era accorta e con mio stupore disse a quello dietro fammela tutta dentro in figa vecchio porco, tenendo sempre in bocca l'altro. furono due sborrate super per quantita'. finito il tutto dico a lei di ripulirli per bene in modo che non perdesse neanche un filino di sperma. i due scomparvero nel bosco e mia moglie ando' in acqua a sciaquarsi la figa che a sua detta le scoppiava.



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sabato 27 marzo 2010

L'autista ...ke porko...

avevo 18 anni quando ....


ore 13.30 fermata 16 ...ecco arrivare l'autobus...una giornata moto calda..tanto che avevo addosso solo una magliettina scollata e dei pantaloncini aderentissimi....(ed ho un sedere da FAVOLA!!!!) salgo sul pullman...e improvvisamente...non c'era piu il solito autista...basso vecchio tarchiato...ma..uno nuovo...34 anni okki verdi e capelli castani..insomma un FIGO ALLUCINANTEEEEEE...non dico nulla...ma gli sorrido..gli passo davanti e lui si gira a gurdarmi il culo...durante tutto il viaggio non fa altro che guardarmi dallo specchietto retrovisore...tentando di guardare nella scollatura...(ho una 3 sodissima...)....arriva pero il momento di scendere...ma dato che scendo all'ultima fermata...sul pullman c'eravamo solo noi...mi chiede se mi andava di bere qualcosa perhe lui tanto aveva finito il turno...scendiamo insieme...e mi porta in un bar...



Il bar del suo amiko...ci appartiamo in un prive..mentre mi stavo per sedere lui mi abbraccia dal dietro...e losento che struscia il suo cazzone sul mio culetto...faccio finta di nulla..mi portano un the da bere...e me lo rovesciano addosso....ho la maglietta trasparente...mi alzoper andare ad asciugarmi...lui mi blocca e mi fa sedere sulle sue gambe...io allora comincio a strusciarmi sul suo cazzone...lo sento indurirsi mentre lui mi tocca le tette...mmmmm sono stupende....dice lui...comincia a sfilarmi la maglia...mi giro...sedendomi su d lui...mettendogli in faccia le mie tettone...comincia a lekkarmele...e il su cazzo diventa tremendamente duro...mi alzo...mi inginokkio davanti a lui e gli slaccio i pantaloni... mi tolgo i pantalonicini e in tanga vado a chiuderela porta,,,lui sempre piu eccitato si accarezza il cazzone...torno verso di lui e comincio a leccarglielo...tutto....dalla palle alla cappella...leccando bene la cappella e mettendomelo tutto in gola...lui mi teneva giu la testa con la sua mano... mentre m scopava la bocca...sempre piu velocemente....mmmmmmm o sentivo ansimare dal piacere...ma volevo il suo cazzo nella figa e nel culo...mi alzai...mi sdraiai tutta nuda a pecora sul biliardo...ero tutta a aperta... mi leccavo la bocca con la linga...e lui...siiiiiiiiiiii mi scopava il culo come mai nessuno aveva fatto......mentre mi palpava le tette con sempre piu voglia...lo volevo tuttoooooooo.......mi girai verso di lui gli misi la mia figa tutta bagnata sulla faccia...cimettemmo a 69...ero bagnatissima e grondavo sulla faccia e lui con qulla lingua stupenda me la leccava mentre io lo spompinavo tutto...ora volevo farlo venire in bocca...bere tutta la sua sborra calda.,,,,mmmmm....continuavo dopo poco mi esplose in bocca....piu ingoiavo il suo sperma piu mi bagnavo...metre veniva lo tolsi dalla bocca...mi feci venire sulle tette e le leccai davanti a lui...lo eccitavo talmente tanto che il suo cazzne era ancora bello dritto..mmmmmmmm l volevo ancora .-mi sedetti sopra d lui con le mie tette nella sua bocca...mi facevo impalare e leccare le tette...stavo godendo come una porca...."dai nicola impalami sono la tua porca daiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii""""" piu lo incitavo piu llui mi impalava...mmmmmmmm che sensazione sentire quel cazzone nlla figa...mi venne nella figa....mmmmm come mi eccita lo sperma caldo nella figa....mmmmmmm e venni nch'io come una porcaaaaaaaaaaaaaaaa..................




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giovedì 25 marzo 2010

PER UN PELO...


Questo racconto risale a circa 3 anni fa….è la fine di luglio del 2004, abbiamo preso la maturità da poco meno di un mese ed ora ci stiamo godendo le meritate e tanto desiderate vacanze estive!
Ho passato tuta la giornata a casa di Michela, una mia ex compagna di classe che ora è diventata una delle mie migliori amiche dopo aver passato tutto l’ultimo anno scolastico come mia vicina di banco, un anno che grazie a lei mi è piaciuto particolarmente. Michela è una ragazza fra le più carine di tutta la mia vecchia scuola: alta circa 1, 70 , magra con un paio di tettine niente male, piccole e sode, credo siano una seconda, mora con capelli a caschetto, occhi neri e profondi, una bocca perfetta che sembra quasi disegnata da un grande artista del passato, un fisico da top model, forse anche un po’ troppo magra per i miei gusti ma con un bel culetto sodo e due gambe snelle senza un filo di cellulite, lo posso dire per certo visto che in questo momento la sto ammirando mentre è sdraiata di fronte a m sul suo letto con indosso solo un bikini nero. Insieme a noi c’è anche Monica, un’altra mia compagna di classe che ho già citato nel mio precedente racconto (gita scolastica); Monica è tutto il contrario di Michela: è una ragazza molto formosa con una quinta di seno,  un sedere bello pieno e due gambe ben tornite dalla pallavolo,  capelli castani tenuti corti, occhi marroni e una bocca carnosa che sa usare in mille modi….
Quel giorno io e Monica eravamo stati invitati da Michela a casa sua per goderci la sua piscina in tutta tranquillità visto che i suoi genitori erano partiti per il mare lasciando la “povera” Michy a casa da sola.
La giornata era stata stupenda, caratterizzata da un sole caldo e una leggera ariettina che rendeva ancora più piacevole il bagno in piscina e l’esposizione ai raggi solari. Ci eravamo divertiti un sacco nuotando in piscina, scherzando e giocando ad annegarci e spruzzarci. Naturalmente non era mancato qualche contatto fortuito con le nostre parti più intime ma tutto era finito con una risata.
Ora erano da poco passate le 21.00 ed eravamo tutti e tre nella camera di Michela a chiacchierare ricordando il periodo scolastico e i vecchi compagni. Michela come ho già detto era sdraiata sul letto indossando ancora il costume che aveva nel pomeriggio, io ero di fronte a lei seduto su una sedia con le gambe appoggiate a letto e qualche volta i nostri piedi si sfioravano…Monica invece era seduta  per terra di fianco al letto. Come ho già detto stavamo parlando tranquillamente fra di noi quando fummo interrotti dallo squillo del telefonino di Monica:
“Oh, è il mio ragazzo…scusate!” – disse Monica uscendo dalla stanza con il cellulare in mano
“eh, l’amore…” – sospirò Michela guardandomi e sorridendo.
“eh già” – annuì io.
“e a te Dany, frequenti ancora qualche ragazza in questo periodo?”-
“No, ultimamente me ne sto tranquillo da solo” – risposi
“Bè si, una volta ogni tanto ci vuole un po’ di libertà” – disse Michela tirandosi un po’ su verso lo schienale del letto. Ora era praticamente seduta con la schiena appoggiata alla testiera e le gambe divaricate con i piedi a contatto l’uno con l’altro. La sua nuova posizione fece in modo che dai suoi slip fuoriuscisse un pelo all’altezza del suo inguine,  naturalmente non sfuggì alla mia vista e rimasi a fissarlo per un attimo…forse per un attimo di troppo….infatti Michela si accorse e mise una mano proprio davanti esclamando.
“No dai, non guardare la mia foresta che mi vergogno!”-
“No scusa…mi era scappato l’occhio…” –
“eh già, guarda che roba, eppure l’ho sfoltita ieri sera ma questo dev’essermi sfuggito! Uffa!” –
“vabbè dai, non è niente no?” –
“lo dici tu, per me è un problema, guarda anche le gambe, mi son depilata ieri e c’è già la ricrescita!”- disse Michela sollevando una gamba verso di me.
“Ma che dici, sei liscissima!” – le risposi seriamente e un po’ incantato dalla bellezza delle sue gambe.
“Ma va, sembro una scimmia!” – disse lei mentre si accarezzava all’altezza del polpaccio- “prova a toccare”- mi invitò porgendo la gamba verso di me. Così io abbandonai la mia sedia e mi posizionai sul letto infondo al suoi piedi ed accarezzando quello splendido polpaccio esclmai -“eh già, la più bella scimmia che io abbia mai visto…” – “ Ma dai scemo…!” – mi rispose ridendo mentre con la mano era risalita al suo inguine e aveva iniziato a giochicchiare con il famoso pelo scappato dagli slip.
Naturalmente il mio sguardo tornò nuovamente a posarsi  in quel punto e non posso negare che l’eccitazione stava già salendo in me ed era ben visibile un leggero rigonfiamento nei miei boxer.
Michela forse se ne accorse – “ a che stai pensando ora?” – chiese con un tono soave.
“ Sinceramente stavo pensando a quanto mi piacerebbe poter giocare un po’ con quel pelo….” –
“ ah si?” – chiese lei mentre con il piede sinistro iniziò ad accarezzarmi la coscia risalendo verso il rigonfiamento che era decisamente aumentato in una frazione di secondo – “ e qui cosa abbiamo eh?” – mi chiese in tono provocatorio.

Dopo questi gesti non riuscii più a trattenermi e praticamente le saltai addosso iniziando a baciarla appassionatamente sulla bocca, lei ricambiò volentieri, le nostre lingue si sfiorarono per la prima volta e le nostre bocce ingorde iniziarono a sfamarsi l’una dell’altra. Intanto iniziai ad accarezzarle delicatamente l’interno coscia, sostituendo la mia mano alla sua e finalmente sfiorai quel tanto desiderato peletto che aveva  acceso il desiderio in me e di conseguenza anche in lei. Ci baciammo per un po’, poi mi staccai scendendo più in basso, baciandole quel collo perfetto, e passando oltre, abbassai la parte superiore del bikini liberando i suoi piccoli seni bianchi e sodi, iniziai voracemente a leccarle il capezzolo destro che subito si inturgidì nella mia bocca, mentre le ansimava mi spostai ad assaporare il sinistro che mi salutò nello stesso modo in poco tempo, mi staccai e la osservai per un attimo, era stupenda e tremendamente eccitante con quelle tettine color latte e con i due capezzolini color del miele che svettavano imperiosi quasi fossero due chiodi piantati nel mezzo dei suoi seni. Nel frattempo la mia mano aveva iniziato a massaggiare dolcemente il suo frutto più intimo che sentivo ben umido e aperto attraverso il tessuto dello slip. Mi staccai nuovamente per lasciare che lei mi sfilasse la maglietta ed iniziasse ad accarezzarmi il petto. Ci baciammo ancora ardentemente e poi mi abbassai a baciarle la pancia, con la lingua girai attorno al suo ombelico e scesi fino ad incontrare il bordo degli slip, mi insinuai sotto sempre con la lingua fino ad arrivare a lambire i suoi riccioli più intimi, passai a leccarle l’interno coscia e solo quando l’aroma del suo sesso mi arrivò direttamente al cervello scostai gli slip liberando il suo tesoro, la sua patatina succosa era lì davanti ai miei occhi, non potevo resistere ed iniziai ad assaggiare il suo sapore con la lingua, percorsi tutte le sue grandi labbra, poi piano piano mi insinuai fino alla fonte di quel nettare che già mi aveva drogato. Paradisiaco!. Leccai voracemente e con gusto, la mia lingua percorreva la sua fighetta fino ad arrivare al perineo,  e a volte anche al suo buchino più nascosto che la faceva tremare di piacere, dopo di che tornai verso la patatina schiumosa, ne individuai il clitoride leggermente ingrossato e lo presi fra le labbra iniziando a succhiare e alternando dei rapidi colpi di lingua, con la mano accarezzavo e stringevo i suoi seni, giocavo e torturavo i capezzoli, scendevo ad accarezzare il culetto e risalivo,  i gemiti aumentarono fino a quando non mi prese la testa  me la tenne attaccata al suo pube intimandomi di non smettere con il lavoro di bocca. (non né avevo la minima intenzione…)
Continuai a risucchiare quel dolcissimo clitoride fino a quando Michela non iniziò ad agitarsi  e a gemere sempre più intensamente e mi riverso in bocca una grande quantità di nettare che ingoiai avidamente.
Michela non mi diede altro tempo di reazione e mi spinse giù con le spalle sul materasso, si mise sopra di me a 69 e mi abbassò i boxer liberando il mio cazzo che da troppo tempo spingeva, lo agguantò ed iniziò una lenta masturbazione mentre io continuavo ora più lentamente a leccare la sua bella patatina, non so come riuscì a non venire immediatamente visto che la visuale del suo sesso e del suo splendido sedere a pochi centimetri dai miei occhi era da infarto. Michela iniziò pian piano a baciarmi il glande, iniziò ad accarezzarmelo con la lingua poi scese lungo l’asta fino ad arrivare alle mie palle che già stimolava con la mano sinistra. Mi mancò il fiato quando ingoiò il mio membro in un colpo solo ed iniziò un frenetico sali scendi con la testa,  qualche volte si fermava per picchiettare la cappella con la lingua per poi riprendere a succhiare sempre più voracemente.
-“Michy non resisto più, sto per venire….”- le dissi  ma lei continuò nella sua opera senza staccare la bocca da mio pisello ed iniziando a massaggiarmi più energicamente le palle, una sensazione unica e dopo pochi secondi iniziai ad eruttare dentro la sua bocca,  4, 5, o 6 schizzi, mi stava praticamente svuotando le palle!
Michela accolse tutto nella sua bocca ma non ingoiò, si lasciò scivolare il mio sperma ai lati della sua bocca e poi si girò sorridendomi – “non ho ingoiato perché mi fa schifo ma perché avevo paura di farti una brutta impressione visto che fra noi c’è stato così poco….”-
“figurati Michy, sei fantastica! Ti voglio bene!” – “anche io te ne voglio!” –
Restammo per un po’ sdraiati l’uno accanto all’altro poi ci venne quasi contemporaneamente lo stesso pensiero ma fu Michela ad esclamare –“ Presto andiamo a sistemarci prima che Monica ci scopra!” –
“Ma avrà sentito?”-
“Boh….”.



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sabato 20 marzo 2010

viaggio di sesso

Sono Titty e sono sposata da ormai una vita, ho regolarmente rapporti sessuali con degli amici aiutata da una amica che condividiamo la stessa passione riusciamo a coprirci le nostre scappatelle settimanali


Questa estate vengo invitata a passare qualche giorno di ferie da un amico carissimo che fa il cuoco in un albergo al mare, tutto gratis, come non approfittarne, mio marito per lavoro via da casa, mia figlia al mare, inventiamo una scusa e approfitto.


Gerry il cuoco si organizza e un giovedi sera viene a prendermi, alla guida della macchina c un bel giovanotto un poco palestrato il pizzaiolo Antonio, Io sono eccitatissima passare tre giorni con Gerry un sogno, con lui ho avuto i piu bei orgasmie colui che mi ha sverginato il culetto e mi ha portato ad essere cosi porcellona ed a fare cose che con mio marito non avevo mai fatto e da allora stata una ecalescion si sesso.


durante il viaggio che ci porta al mare Gerry mi accarezza, e mi fa bagnare tutta, mi continua ha spostare il perizoma per palparmela, ad un certo puntoviene sul sedile posteriore ed inizia a baciarmi ed a palparmi mente Antonio continua a guidare, in men che non si dica mi trovo senza gonna e camicetta ovvero sono nuda, inizio a succhialo e poi subito lo sento dentro , dopo un po mi mette alla pecorina , dopo qualche colpo deciso fino in fondo sento che Gerry sta per venire mi scanso e lo prendo tutto in bocca, sento scorrese il suo liquido nella gola che sento una mano sconosciuta che mi infila due dita nella figa bagnata, st per spostarmi Gerry mi prende per i capelli e mi blocca, continuo l'ingoio godendo anche per il ditalino che Antonio mi sta facendo.


Mi accorgo che siamo fermi in un parcheggio di fianco all'autostrada, Antonio continua a frugarmi ed ha farmi venire, mentre lo guardo mi accorgo che ha il cazzo fuori dei pantaloncini ed enorme circa 24 cm di lunghezza mi avvicino alla bestia lo accarezzo, poi mi abbasso a succhiarlo, a malapena entra in bocca, e subito mi schizza il suo seme, si scusa ma era troppo eccitato.


Poi me lo infilo dentro tutto, proprio grosso, fa fatica ad entrare ma lo prendo tutto, poi doi mi metto alla pecorina succhio il pisello di Gerry e Antonio mi riempie la fighetta, non so quanto sia durata ma ho goduto tantissimo.


arrivati in albergo ci siamo messi a letto tutti e3 assieme e in quei 3 giorni ho provato di tutto anche a prenderne uno in figa e uno nel culo, ero piena di sperma dappertutto... sono tornata a casa rinfrescata e rinfrancata molto riposata....

spero di avere ancora ferie cosi


martedì 16 marzo 2010

Studentesse lesbiche scopate dal vicino di casa

Mi chiamo Angelo, ho 36 anni e una voglia nel cassetto da soddisfare.
Mi piace molto fare sesso e ho anche una resistenza notevole, oltre a un bel membro che da duro fa il suo bell’effetto.
Fra i miei desideri vi è sempre stato quello di scopare due ragazze nello stesso momento e questo desiderio fisso finalmente si è avverato la settimana passata.
Nell’appartamento di fronte al mio sono venute ad abitare due ragazze giovani molto carine e, secondo me,lesbiche.
La sera, quando tornavo dal lavoro,cercavo di captare i rumori provenienti dal loro appartamento per capire se l’idea che mi ero fatto fosse giusta, ma il tempo passava e io non avevo nessuna prova.
Non che a me le lesbiche diano fastidio,anzi,pagherei per vederne due mentre fanno all’amore, ma il mio sogno era che fossi io a scoparmene due e non loro a fare da sole.
L’occasione insperata capita una sera in cui, tornando, trovo una delle due fuori del portone con una faccia da funerale.
Mi chiede se posso aprirle il portone che è rimasta fuori,io ovviamente la faccio entrare con me e comincio a rompere il ghiaccio.
Lei è Manuela, 26 anni, single e studia all’università;deve mantenersi agli studi e quel mese ha avuto un sacco di spese.La sua amica con cui condivide le spese dell’ appartamento è messa più o meno come lei e quindi sono incasinate entrambe.
Io le dico che mi dispiace e che penserò a come poterle aiutare.
Ora io devo precisare che vivo solo in un appartamento di 150 metri che mi hanno lasciato i miei genitori e subito mi balena un’ idea.
La sera busso alla loro porta,apre la sua amica,che poi scoprirò chiamarsi Nives, le chiedo di Manuela e dopo pochi secondi la vedo arrivare.
Le racconto del mio appartamento e le faccio la mia proposta indecente:
sesso a volontà la prima sera e poi una volta al mese come pagamento dell’affitto.
Lo dico con tanta tranquillità che Manuela neanche si incazza,io allora la guardo negli occhi e le dico:
“Pensateci, potrebbe essere una soluzione a molti dei vostri problemi”
Mi giro e senza aspettare risposta rientro nel mio appartamento.
Devo dire che fisicamente sono decente,ho un buon lavoro e sono simpatico,quindi la proposta secondo me poteva andare in porto.
Il giorno dopo sento suonare alla porta, vedo dallo spioncino che è Manuela, apro e lei dopo un veloce saluto mi dice che se fosse per lei non ci sarebbero problemi, ma che la sua amica Nives è fidanzata e, se viene a saperlo il suo ragazzo, poi diventa un casino.
Io rilancio dicendo che sono disposto ad offrire loro anche la cena tutte le sere, ma che voglio piena libertà nei rapporti sessuali e che sicuramente sarei una tomba con tutti per cui non rischiano niente da parte mia.
Lei mi sorride,mi dice che riferirà a Nives e mi farà sapere.
Vado a letto eccitatissimo e, per calmarmi, mi faccio una sega pensando a quello che potrebbe succedere se dovessero accettare.
Il giorno dopo torna Manuela con Nives e ni dicono che la cosa si può fare, ma solo se si fa all’amore normalmente e basta .
Io ribadisco le mie condizioni e dico che se non sono d’accordo non se ne fa niente;loro si guardano, poi vedo la sottomissione nei loro occhi e capisco che per me sta arrivando un periodo di sesso sfrenato come nei miei sogni più arditi.
Magnanimo dico che possono pensarci ancora, ma che entro 24 ore devono rispondermi perchè, bluffando, dico che altrimenti la do ad altre 2 ragazze.
“No dai,dacci un’ ora e ti diamo una risposta.
Capisco che la mia rete è stata tirata e mi preparo a quello che verrà.
La sera alle 21 arrivano alla mia porta con i loro bagagli, le faccio entrare e le faccio accomodare ognuna in una camera, poi offro da bere come un perfetto padrone di casa e tranquillamente ,guardandole negli occhi, dico loro che le aspetto nella mia camera per le 22.
Alle 22 le vedo arrivare, tutte e due carinissime, con delle camicette che coprono il loro corpo ma lasciano tanto spazio alla fantasia.
Si avvicinano e mi chiedono cosa devono fare,io chiedo se hanno mai fatto sesso tra di loro e subito Nives mi risponde decisa di no,che dividono solo la stanza.
“Bene dico io,cominciate ad accarezzarvi e a spogliarvi a vicenda”
Nives, che è la più recalcitrante, prova a resistere,io faccio la faccia da duro e le dico che per me possono uscire anche subito. Manuela allora la prende da parte e la fa ragionare (secondo la mia esperienza,Manuela è bisex e non vede l’ora di farsi la Nives)
Alla fine Nives accetta il fatto e torna domata sul bordo del letto.
Manuela comincia a spogliarla, le toglie la camicia lunga e la lascia in slip e reggiseno bianco. Un intimo molto rigoroso che non lascia niente alla fantasia, glielo dico e le dico anche che per la prossima volta deve essere più sexy.
Guardo Nives fare scivolare la camicia di Manuela e, come immaginavo ,lei è molto più provocante, porta sotto un perizoma nero che a fatica le copre i pochi peli lasciati e che mette in mostra un sedere da favola, che presto sarà mio.
Sopra non ha messo niente, non ne ha bisogno, ha un seno piccolo che potrebbe stare in un bicchiere di champagne,i capezzoli sono già belli duri, segno che il suo eccitamento, al contrario di quello di Nives, è in stato avanzato. Manuela accarezza il corpo di Nives e vedo che le prime reazioni ci sono,le sfila poi il reggiseno e le accarezza i seni e i capezzoli. Lo fa con calma e con sapienza, vedo l’aureola allargarsi sotto le sue carezze e vedo il viso di Nives contrarsi, sento il suo respiro diventare più irregolare quando Manuela le sfila le mutandine lasciando indifesa la sua piccola fighetta ricoperta da folti peli.
Senza aspettare le iniziative di Nives, Manuela si toglie il perizoma mostrando una passerina ben più consumata e avvezza a dei cazzi.Subito percepisco che con Manuela sarà una guerra dei sessi,mentre con Nives sarà un mondo da esplorare con calma per non farla scappare.
Manuela fa stendere sul letto Nives e comincia a baciarle tutto il corpo; Nives chiude gli occhi e lascia fare, solo i suoi gemiti fanno capire che comincia a piacerle, continua però ad essere passiva anche quando, allargandole le gambe, Manuela entra in lei con la lingua.
Io ho sempre pensato che le donne siano più brave degli uomini in certi giochi e adesso Manuela me ne dà dimostrazione, vedo il viso di Nives contrarsi, ma questa volta per il piacere,cerca di restare indifferente ma sta cedendo…le sue mani per la prima volta vanno sul corpo di Manuela che è completamente immersa dentro di lei.
Io sono eccitatissimo da quella per me nuova situazione, mi alzo e guardandole vedo come stanno diventando un corpo unico, mi metto dietro Manuela e togliendomi tutto mi posiziono per scoparla.
Lei capisce le mie intenzioni e alza leggermente il culo per farmi capire che è pronta,allora io prendo i suoi fianchi e facilmente entro dentro la sua figa bagnatissima.
Sento il suo gemito di piacere mentre lecca la figa di Nives e vedo che per la prima volta Nives ha aperto gli occhi e mi guarda con occhi pieni di eccitazione. Evidentemente Manuela l’ha preparata per benino,adesso devo solo ricordarmi che ne ho due da scopare e che devo distribuire le mie forze in quella notte dove tutto è possibile
Mentre scopo la figa bollente di Manuela,le guardo il culo e già il mio pensiero corre a quello che farò dopo, non dimenticando la fighetta stretta di Nives che ben presto sarà mia.
Questo pensiero mi fa eccitare al massimo e, pensando a Nives, mi spingo nel sedere di Manuela.
La spinta e la sodomizzazione fanno il loro effetto, Manuela geme dentro la figa di Nives e Nives viene ancora una volta.
Sento il mio cazzo entrare abbastanza facilmente,se penso che non l’ho neanche preparata mi rendo conto che la mia supposizione sull’abitudine di Manuela di averlo spesso anche dietro era esatta. D’altronde una con un culo così è inevitabile che lo si voglia prendere.
Sono 5 minuti che vado avanti e indietro nel sedere di Manuela,lei adesso è bella larga e il mio piacere diventa più sottile,sento il desiderio di sentire qualcosa di ben più stretto, guardo Nives che tiene sempre gli occhi chiusi, come a fare finta che sia una fantasia e mi viene la voglia di sodomizzarla come sto facendo con Manuela,allora esco da Manuela e dico;
“adesso fate un bel 69 insieme—tu Manuela ti metti sotto e Nives te la lecca da sopra”
Il tenue tentativo di resistere di Nives è subito bloccato da Manuela, che non vede l’ora di sentire la lingua della sua amica nella sua figa.
Si spostano veloci e adesso per la prima volta posso guardare e ammirare il sedere di Nives.
Lei non si rende neanche conto di quanto sia sensuale, sta cercando di dare piacere con la lingua a Manuela e istintivamente muove il culo avanti e indietro in un modo eccitantissimo.
Le tette di Nives sono sode e turgide come i suoi capezzoli stretti dalle mani di Manuela, sono circa una terza e sono la tipica forma dei seni europei, ma il suo culo è veramente ben fatto.
Due natiche sode a forma di mandolino, oscenamente aperte, mi mostrano il suo foro visibilmente stretto e vergineo.
Dico a Manuela di leccare bene dall’inizio alla fine,lei capisce cosa voglio dire e cosa voglio fare e allora la sua lingua comincia a uscire fuori e a leccare le grandi labbra ormai gonfissime di Nives e poi come per caso passa a leccare il suo piccolo orifizio con slinguazzate veloci.
La scena è di quelle arrapanti al massimo, quel culo stretto sta per essere mio e Nives ancora non lo ha capito, ma forse è talmente presa a godere della lingua e del corpo di Manuela, che neanche le passa per la testa che io la sto guardando in quel modo.
Aspetto che venga ben lubrificata e poi quando sento che comincia di nuovo a godere,faccio un segno a Manuela,la quale accarezza le braccia dell’amica e piano senza farsi accorgere le tiene strette e appoggia il corpo di Nives al suo.
Io prendo i fianchi di Nives, appoggio il mio stomaco alla sua schiena e spingo la mia cappella dentro il suo ano
Il sandwic che abbiamo creato impedisce qualsiasi via di fuga a Nives , sento la difficoltà del mio cazzo in quel sedere così stretto; pur spingendo faccio molta fatica a entrare, Nives nel frattempo ha smesso di leccare la figa a Manuela e dice che non vuole essere presa in quel modo,io la lascio sfogare poi decido che è ora che entri tutto e le dico:
“Adesso rilassati e pensa alla tua amica”
Così dicendo prendo forte i suoi fianchi e con un colpo deciso mi apro quella strada mai fatta. I brividi del corpo di Nives si interrompono, sembra improvvisamente un oggetto morto, ma questa situazione dura una frazione di tempo,improvvisamente l’urlo che emette mi riporta alla realtà e così comincio a scoparla,prima piano,per abituarla e per farle passare il dolore della prima volta, poi sempre con maggiore foga,le sensazioni che mi dà quel cunicolo stretto sono fortissime,il suo ano si contrae attorno al mio cazzo e mi fa come un pompino. Sono appagato e penso che fra un mese potrò riaverle tutte e due, ma prima devo abituare Nives a questi tipi di rapporti. Con questo pensiero mi abbandono ad un orgasmo fortissimo dentro quel sederino adesso non più vergine!




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venerdì 12 marzo 2010

Una notte da troietta

Ciao mi chiamo Sara e vivo a treviso,il mese scorso x una settimana ho vissuto da sola in casa siccome i miei erano partiti x una vacanza.Giunto il sabato potètti finalmente visto la mancanza dei miei indossare x la serata in disco,una minigonna nera molto corta e da sopra un top molto attillato aperto davanti con una vistosa scollatura con un reggiseno molto stretto in modo ke si notavano le 2bocce sode e all insu e ai piedi 2stivaletti neri.Quella sera ero con delle amiche ma solo in 3andammo in disco verso quasi mezzanotte.Era una disco grandissima ke non ero mai stata e quella sera era davvero piena alle stelle!Dissi ad una Delle2amiche ke quella sera me la volevo spassare di brutto e dovevo approfittare visto l abbigliamento ke mi sono potuta concedere x quella sera.Appena arrivai in disco,andai in bagno e mi tolsi la mutandina ke avevo sotto la mini.Era la 3volta che mi toglievo la mutandina in disco,naturalmente volevo farmi notare e in più me le tolsi xke avevo una gran voglia di scopare.Naturalmente caso del destino è durata poco lo star insieme alle mie amiche visto ke mentre ballavo sul cubo,un ragazzo davvero carino noto ke sotto la mini non avevo nulla,dopo una breve limonata in pista,finimmo x andare sui divanetti nel privee,dove li continuammo a toccarci e a far petting.Poi colta da una voglia irrefrenabile mi misi su di lui e ci facemmo una veloce scopata,quando uscìmmo x fumarci una sigaretta,lui mi propose quale e quanti dei suoi amici mi piacevano,erano in 6 e 3di loro mi ispiravano sesso,quando glielo dissi mi propose di andar con sti 3in bagno x fare una scopata,io forse xke quella sera ero davvero ispirata e vogliosa,accettai!E x il resto della serata scopai nei bagni a turno i suoi 3amici!Dopo quella sera non li rividi più quei tipi,ma quando tornai ke erano ormai le5a casa,chiamai le mie 2amiche,gli raccontai delle scopate di quella sera,quella notte fu magica xke non avrei mai immaginato di scopare in una sola sera con 4ragazzi.Il massimo era stato di 2ragazzi..Arrivai a casa soddisfatta,essere stata una troietta quella sera mi ha eccitata di brutto,arrivai tutta stanca e distrutta a casa,ora esco quasi sempre senza mutandina e ki mi vede senza sa ke una voglia sempre più grande di divertirmi e farmi nuove scopate..Un bacio SARÀ


mercoledì 10 marzo 2010

mia moglie


Dopo vent’anni di matrimonio, il nostro rapporto cominciava a non bastarci più. Io e mia moglie (quarantottenni), ancora in buone condizioni fisiche, cercavamo un pò di trasgressione. Lei è una donna molto sex, alta magra, con un bel culo e una terza di seno.
L’occasione si è presentata quando abbiamo deciso di farci una settimana in giro per le più belle città italiane. Partimmo con una voglia di trasgredire. Lei si mise in minigonna e naturalmente mostrava le sue coscie. ogni qualvolta cì fermavamo in autogrill si divertiva a scendere dall’auto allargando le cosce e facendo vedere le mutande a tutti coloro che si trovavano vicini. Come quando facevamo il pieno, si divertiva a farsi guardare i seni con i capezzoli che si disegnavano sulla camicetta già abbastanza aperta. Questo suo modo di fare mi eccitava e ogni qualvolta gli toccavo la figa era bagnata e si divertiva a toccarmi il cazzo che stava sempre in tiro.
Poi in albergo scopavamo con più eccitazione, il gioco cominciava a diventare eccitante. Infatti mentre visitavamo un monumento dove bisognava salire delle scale, con la sua minigonna faceva di tutto per farsi guardare le cosce, e mi diceva all’orecchio “oggi non ho messo il perizoma sono con la figa di fuori”
quando si sedeva al bar si faceva osservare con quella minigonna e vedeva come la guardavano gli altri.
Io  ero preso da una febbre di sesso, il sapere che lei attuava questa trasgressione mi eccitava tantissimo al punto che cominciavo a scoparla in macchina, nel bagno, dove capitava. quel gioco era diventato una specie di febbre di sesso. La cosa sconvolgente avvenne quando una sera mentre attraversavamo un viale dove c’erano delle puttane si mise in testa che voleva caricarne una in auto.   Non potevo opporre nessuna resistenza. Caricammo una ragazza di colore e ci appartammo in un posto solitario. Lei cominciò a toccarmi il cazzo e faceva spogliare la ragazza, voleva vedermi scopare con un’altra mentre lei si masturbava con una bottiglia. Mi fece salire sopra il cazzo la ragazza, e mentre si masturbava le piaceva vedermi godere con l’altra. 
Quando rientrammo in albergo ero eccitatissimo la scopai per terra, e lei si divertiva a dirmi che le era piaciuto vedere quella troia come scopava.
Ma la sua trasgressione non era finita, gia avevo immaginato cosa voleva… voleva scopare con un altro, come aveva fatto fare a me.  
 L’occasione si presento in autogrill quando non so come riuscì ad agganciare un camionista.
Quello ci fece salire all’interno dell’abitacolo, dove c’era un piccolo lettino nel retro. E lì lei si scatenò.
fece sdraiare il camionistista sulla schiena, gli tirò fuori il cazzo e cominciò a menarglielo e a succhiarglielo. Un cazzo lungo e grosso, che si ergeva come una torre. Lei si divertiva a vedere quell’uomo eccitato: Allora esplose in lei tutta la sua trasgressività. Si sedette su quel cazzo, allargandosi le  labbra della figa con le sue mani, e piegandosi leggermente mi disse di penetrarle il culo. Gli appoggiai il mio cazzo in quel buchino e nel vederla così piegata, con le sue tette nella bocca di quell’altro, e l’altro cazzo dentro la sua figa. La penetrai con tutta la forza che potevo e nel sentire quell’attrito nel suo buco mi facava impazzire. Ad un certo punto volle invertire le parti e fece mettere me su quel lettino. Si sedette sul mio cazzo e si fece inculare dall’altro, piegandosi verso di me mi metteva le sue tette in bocca e mi diceva sottovoce: quanto mi piace essere una puttana ed avere dua cazzi tutti miei. Quando arrivammo al massimo dell’eccitazione volle i duer cazzi in bocca per potersi bere tutto quel liquido avidamente.
Da allora la nostra vita sessuale e rinata, quando facciamo l’amore, ripercorriamo quei giorni e quelle esperienze. E ci eccitiamo fortemente, con la voglia di ripetere quelle esperienze.     



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